Il ricorso, promosso innanzi al Tribunale Ordinario in funzione di Giudice del Lavoro, è finalizzato al risarcimento del danno derivante dall’abuso dell’utilizzo dei contratti a termine.
Il ricorso è rivolto a tutti i lavoratori sia pubblici che privati.
Il ricorso, si basa sulla legislazione dell’Unione Europea e sull’interpretazione giuridica delle norme operata dalla magistratura nazionale.
Recente sentenza della Corte di Cassazione ha statuito che il dipendente, nei confronti della Pubblica Amministrazione, non possa richiedere la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato ma solo un risarcimento del danno.
Al contrario, i dipendenti di datore di lavoro privato che abbiano sottoscritto per oltre tre anni contratti a termine possono chiedere alternativamente la conversione del contratto ovvero il risarcimento del danno.
E’ necessario, però, allo scadere del contratto che il lavoratore inoltri una diffida nei confronti del datore di lavoro (per la procedura da seguire è necessario contattare, con urgenza, lo studio legale) pena l’impossibilità di adire il Tribunale per ottenere il risarcimento del danno.
La giurisprudenza sul punto è pacifica.
Per informazioni è possibile contattare direttamente l’Avv. Ignazio Sposito ai seguenti numeri di telefono 081.192.56.509 o cellulare 3519500135oppure mail: avvocatosposito@virgilio.it
Elenco documenti necessari ai fini del ricorso:
-Contratto di lavoro a tempo determinato
-Busta paga mese di Maggio e Giugno
-Carta d’Identità e Codice Fiscale.
-Procura Speciale
-Scheda di adesione