Lo studio legale dell’Avv. Ignazio Sposito ha deciso di predisporre un ricorso al TAR finalizzato alla ammissione alla prova scritta di tutti i ricorrenti.
Sono evidenti le irregolarità che si sono verificate durante lo svolgimento delle prove (utilizzo di smartphone, tablet, smartwatch, ritardi nell’avvio dello prove, caos organizzativo), alcune delle quali sono state oggetto di apposita verbalizzazione e la violazione del principio dell’anonimato.
Ciascuna Amministrazione ha il compito di garantire l’osservanza del cd. “principio dell’anonimato” impedendo il riconoscimento dei candidati da parte della Commissione esaminatrice, chiamata a valutare gli elaborati costituenti prove d’esame, assicurando, di fatto, non solo la par condicio dei partecipanti stessi ma anche la trasparenza del concorso.
Con l’osservanza dell’“anonimato” inoltre vengono garantiti gli scopi fondamentali perseguiti dalla Pubblica Amministrazione che sono la trasparenza e l’imparzialità del suo operato. Infatti i candidati sono posti tutti nella medesima condizione, senza privilegio alcuno e, con la garanzia di un equo trattamento nella valutazione delle prove scritte.
Viene in tal modo assicurata e garantita la tutela del loro interesse legittimo ad una imparziale procedura concorsuale.
Possono aderire al ricorso sia i candidati al profilo C che i candidati al profilo D.
Il costo di partecipazione al ricorso è di € 130,00. Nessuna ulteriore spesa è prevista per tutto il giudizio davanti al TAR.
Per info : 3517979138